L’antica arte del cammeo torna di moda per il 2020

Fra i gioielli il cammeo affonda le sue radici lontano nel tempo: la tecnica dell’incisione da un lato e la versatilità della materia prima dall’altro hanno solleticato l’ingegno e la capacità inventiva dei primi “artigiani” dagli albori dell’umanità. Quella sorta di caleidoscopio intrinseco ai materiali utilizzati, ossia pietre e conchiglie a strati dalle infinite sfumature, hanno fatto da viatico all’immaginazione; il lavoro certosino e minuzioso dell’intaglio, che stimola la concentrazione e sollecita il pensiero, ha fatto il resto. Ne sono nate sculture uniche che rivelano immancabilmente un che di spirituale fuoriuscito dalle mani dei loro creatori.

Joséphine de Beauharnais

Portrait of Josephine de Beauharnais

Joséphine de Beauharnais

DEA / G. DAGLI ORTI

Il cammeo percorre tutta la storia del monile: dagli alessandrini ai romani, dal rinascimento all’ottocento, passando dai balli alla “victim”, i cui partecipanti esorcizzavano il trauma dei parenti ghigliottinati mediante un laccetto stretto intorno al collo con cameo, alla tiara che fu di Joséphine de Beauharnais, l’amore di Napoleone, giunta di generazione in generazione fin sul capo di Vittoria di Svezia; dalle gorgiere con cammeo alle rivisitazioni contemporanee di questo particolarissimo monile. Tra i soggetti che vi si rappresentano più frequentemente, immagini femminili, figure mitologiche, animali, simboli araldici. L’istanza di ricordare e di immortalare è il leit motiv di questi monili: ciò che si scolpisce sulla pietra è indelebile. Questo il senso profondo dei cammei e del loro fascino intramontabile.

Oscar de la Renta
Oscar de la Renta

Sulle passerelle autunno inverno 2019 2020 prorompono i gioielli cammeo di Oscar de la Renta: anelli, orecchini, bracciali, collane e persino clutch punteggiate di cammei a ricordare ai “fashion victim”, termine coniato dallo stilista stesso (le moderne vittime alias vittime della moda), che quella dei cammei è una moda che non tramonta mai. Sarà perché il bello è senza tempo? Questo è il punto di vista vincente di Amedeo Scognamiglio, “King of Cameos”, che porta avanti la tradizione di questa lavorazione vecchia come il mondo. Per Scognamiglio e non solo il cammeo per le proiezioni dei sentimenti di cui è oggetto è tra i gioielli forse il più caloroso.

Amedeo Scognamiglio
Amedeo Scognamiglio

In pratica, a differenza di altri monili, il cammeo coniuga la bellezza della lavorazione e la preziosità dei materiali col fatto di costituire lo spunto per immaginazione, ispirazione, ricordi, in una parola sentimenti personali. Puntare oggi sul cammeo e arricchirlo di simboli contemporanei come gli occhiali da sole o un papillon per renderlo a noi più familiare è un modo per smorzare il peso della tradizione senza toglierne l’indiscutibile pregnanza.

Cate Blanchett

“Jocker” Red Carpet Arrivals

Cate Blanchett

Stefania D’Alessandro

E pare proprio così, neppure le star sanno resistere al fascino di questo monile: durante il Festival di Venezia 2019 Cate Blanchett indossava orecchini con cammeo dell’artista Cindy Sherman. Volti espressivi troneggiano sulla pietra a creare un felice contrasto tra antico e moderno.

Christian Dior
Christian Dior

Dior non rinuncia a orecchini ricavati da conchiglie intagliate o a vere e proprie piccole sculture che penderanno dai lobi facendo far capolino all’occhio di Horo, mentre immagini femminili volteggeranno tra perle e pietre preziose, e animali stilizzati troneggeranno su anelli in metallo anticato, finitura champagne, resina di onice e resina bianca.

Fenty Cameo
Fenty Cameo

Fenty Cameo di Rihanna reinterpreta splendidamente il cammeo e accosta la bellezza scultorea delle sagome alle acconciature rappresentative della tradizione afro: volti di donna attorniati da montature punteggiate da diamanti e piccole perle, cammei a mo’ di elegante chiusura di colletti (rivisitazione delle antiche gorgiere con cammeo?), maxi orecchini per capelli ad adornare chignon dal sapore tutto etnico, anelli e collane di rara eleganza.

Anna Porcu
Anna Porcu

La designer Anna Porcu sceglie di accostare materiali più industriali come il ferro, le monete, i pellami più svariati alla storicità del cammeo. Le combinazioni sono sempre più particolari.

Qui scultura, pittura e arte orafa sono un unicum, ma in più, diciamoci la verità, il cammeo è la dimostrazione che il fascino delle arti figurative non tramonta mai.

Giannico - capsule collection Venetian disponibile dal 3 al 16 Dicembre presso il pop up corner in Rinascente Milano
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