Milano Fashion week al via. Mentre le passerelle portano in scena la moda che verrà, nelle stesse ore, il vivo quartiere di Tortona si dice pronto ad accogliere una nuova edizione di White Milano. Dal 20 al 23 febbraio, la preziosa vetrina espositiva darà il via a una tre giorni di full immersion fashion che strizza l’occhio alla sostenibilità e a una ricerca e presenza sempre più internazionale. Due pilastri fondamentali che definiscono i confini di rinnovamento dell’importante appuntamento modaiolo.
Protagonista del marketplace, insieme all’abbigliamento, l’universo accessori, le cui proposte, sia di storiche aziende del Made in Italy che di marchi emergenti, sono delineate da ricerca, qualità e funzione. Tanti i nomi presenti. Da Fabio Rusconi che dalla fine degli anni Novanta si distingue per la capacità di interpretare in chiave essenziale l’intero ventaglio delle calzature, fino al mondo di borse e accessori Gavazzeni, oggi alla seconda generazione. La passione per un design forte e lineare è alla base delle proposte del marchio spagnolo Maison Etnad. Italiano, ma con uno stile scandinavo-giapponese, invece Melip, brand di borse in pelle realizzate artigianalmente. Sempre per restare in tema di apertura internazionale, è polacco il marchio L37 Handmade Shoes che punta invece alla personalizzazione.
L’accessorio in qualche modo deve sempre sorprendere: lo fanno le texture imprevedibili dei foulard di Faliero Sarti nati nel 1991 e con il loro inesauribile immaginario artistico oggi simbolo di poesia e tracciabilità. Aristide presenzia con i suoi immancabili guanti, mentre il piglio prezioso lo portano i gioielli smaltati di Francesca Bianchi Design. Presenti anche le sciarpe di PIN 1876 by Botto Giuseppe, realizzate in lana 100% italiana, portatrici di una tradizione ultracentenaria.
L’immaginario vintage è sempre vivo grazie ai modelli artigianali di Lenora Scarpe di lusso, e agli iconici scarponcini Fracap con i gancetti trekking, fatti a mano dai fratelli Cappello, la cui traduzione di famiglia comincia a Monteroni all’inizio del secolo scorso. A Scandicci nascono invece i classici timeless di Capaf: secchielli, borsette e clutch con midollino, rafia e juta. Infine, è bello constatare come l’estetica sia sempre più vicina all’etica. Nelle borse di Pipatchara la pelle italiana di alta qualità è sublimata da dettagli intrecciati fatti a mano dalle comunità artigiane della Thailandia, terra di origine delle due sorelle fondatrici. Il ritorno a una creatività ancestrale con materiali semplici per un consumo più consapevole è il trend per Good People, brand di borse ruvide in fibre naturali che sostiene diverse comunità di donne sparse per il mondo. Filosofia simile anche per Made For A Woman by Eileen Akbaraly nato nel 2018 con l’intenzione di aiutare le abitanti dei villaggi rurali del Madagascar ad emanciparsi attraverso la creazione di prodotti di rafia.
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