Instagram ci ha abituati a sbirciare nelle vite degli altri, meglio ancora se l’assaggio di un’esistenza sopra le righe è offerto da ricchi e famosi. Viaggi da un punto all’atro della terra in jet privati, ville da capogiro, feste da Mille e una Notte e soprattutto un lavoro prestigioso, creativo e spesso strapagato sono gli ingredienti delle vite frenetiche dei moderni designer.
Raggiunto lo stato divino, gli stilisti più in vista di oggi si trovano in cima alla scala degli idoli accanto a star del cinema, dello sport e della musica. Un bel salto in popolarità se si pensa che negli anni Cinquanta scoppiò un vero proprio scandalo quando un giornale americano suggerì che Christian Dior era diventato famoso tanto quando l’allora primo ministro inglese Winston Churchill e sua Eminenza il Papa.
La fama del grande creatore di moda è oggi data per scontata, i giornali patinati ci hanno abituati a sapere tutto di loro: preferenze politiche, gusti culinari, amori, dimore, amicizie, vizi e virtù. L’Imperatore della moda, ovvero Valentino Garavani, mentre intrattiene i suoi amici, maggiori clienti inclusi, sul suo yacht privato TM Blue che galleggia lungo le coste turchine di Ibiza, una nave da 152 piedi con interni firmati Peter Marino, uno staff di undici persone e Warhols appesi alle pareti.
Ralph Lauren e il suo leggendario tenore di vita aristocratico, la sua collezione di auto d’epoca dal valore inestimabile, la sua magnifica scuderia. Calvin Klein è stato più volte immortalato mentre si gode la vita in campagna nella sua lussuosissima residenza a Southampton. Karl Lagerfeld possedeva appartamenti e ville da sogno a Parigi, Roma, Amburgo e Montecarlo piene di arredi e pezzi d’arte da museo. Yves Saint Laurent era solito festeggiare con Halston e Andy Warhol a New York, gozzovigliare con le sue muse Betty Catroux e Loulou de la Falaise a Parigi per finire col rilassarsi a Marrakech in compagnia del jet set. Spezzoni di vita raccontati nei profili patinati che le riviste dedicavano e ancora dedicano ai designer storici più famosi, spesso tanto costruiti da sembrare trovate pubblicitarie.
Oggi le fotografie a bordo piscina e i servizi accurati in atelier non soddisfano più, nel Ventunesimo secolo per mantenere vivo l’interesse gli stilisti devono fare molto di più che creare «semplici» vestiti e un’immagine impeccabile di sé.
Da qualche anno a questa parte, dietro alle grandi etichette, uno dopo l’altro sono apparsi gli account Instagram personali, profili che puntano tutto sulla spontaneità. Diari di vita quotidiana, scorci senza filtro sull’esistenza incantata del designer contemporaneo che raccolgono centinaia di migliaia, in alcuni casi diversi milioni, di follower ansiosi di sapere tutto, meglio se i dettagli non sono ufficiali. Fra gli account più seguiti e divertenti c’è quello di Marc Jacobs che vanta oggi quasi un milione mezzo di follower su Instagram, a lui l’idea è venuta nel 2018 dopo le sfavorevoli critiche che lo definivano «finito». Marc che fa shopping in total look Balenciaga, in prima fila alla sfilata di Chanel a pranzo con Miuccia Prada, la sua immagine social ha contribuito a trasformarlo in una vera e propria icona newyorkese. Chi lo segue sa quanto ami il suo cane Neville, un bull terrier la cui vita appare molto glamour. Poi ci sono le manicure massimaliste settimanali, la passione per l’estetica drag queen, le scarpe con la zeppa, le pellicce leopardate e i fermacapelli di perline da lui definiti «current obsession».
Chi ha un marchio omonimo spesso combina vita personale e affari in un unico account, Victoria Beckham, Simon Porte Jacquemus, Rick Owens, Stella McCartney, uniscono l’utile al dilettevole tra foto di vacanza, in famiglia, ispirazioni e collezioni. Alessandro Michele ha iniziato a postare sotto il nome di @Lallo25, all’inizio la presenza su Instagram del direttore creativo di Gucci non portava il suo nome o quello della Maison che ha riportato allo splendore, salvo poi uscire allo scoperto.
Come scrive il mitico critico di moda Colin McDowell, «diversamente da quanto succederebbe per un pittore ridotto alla fame, uno stilista povero deluderebbe la nostra idea di ciò che un vero stilista dovrebbe essere» tutti gli account personali raccontano di vite stravaganti immerse in un mondo elitario accessibile soltanto attraverso il piccolo schermo di uno smartphone. Distinzione, mito, sogno sono tutti elementi che fanno parte della moda, un tempo considerati poco più che sarti oggi i maggiori designer devono tenere testa alle aspettative che la professione richiede, non più ansiosi di farsi fotografare o di pranzare con principi e re, essi stessi si sono incoronati protagonisti assoluti ma con un lato umano, quello mostrato sui social.
Scopri nella gallery le curiosità sulle vite dei designer più followati di oggi.
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