Il 20 gennaio 1920, esattamente 100 anni fa, nasceva uno dei più grandi registi al mondo. Federico Fellini è ancora oggi considerato, e a ragione, un innovatore assoluto, per la ricetta rivoluzionaria e anticonformista che portò sul grande schermo internazionale dal 1950, già con il suo primo film Luci del varietà, co-diretto insieme ad Alberto Lattuada. Un mix di ironia, onirismo, visioni e misticismo che è tutt’ora di grande ispirazione per i registi di tutto il mondo.
A Fellini, vincitore dell’Oscar per miglior film straniero nel 1957 per La strada e, successivamente, per Le notti di Cabiria, 8 e ½ e Amarcord, va il merito di aver ideato personaggi immortali, con una particolare attenzione a quelli femminili.
Merito anche della sua compagna di vita Giulietta Masina, che è stata musa e principale protagonista dei suoi film. Ne La strada è la malinconica clown Gelsomina, che le valse il soprannome di «female Chaplin». In Giulietta degli spiriti, è la borghese Giulietta, infastidita dai fantasmi. Ne Le notti di Cabiria è la Cabiria del titolo, caricatura della prostitutuzione. In Ginger e Fred è Amelia, una sessantenne ex ballerina di tip-tap che viene chiamata a esibirsi con il suo compagno in televisione.
Masina non era l’unica donna – sul grande schermo – di Fellini. C’è Sylvia de La dolce vita, simbolo di perfezione e provocazione regalatoci dalla statuaria Anita Ekberg. E c’è anche la Gradisca di Amarcord, che rappresenta una delle tante sfumature delle figlie della grande guerra per mezzo della sensualità coinvolgente e carnale di Magali Noël.
E se è vero, come era solito dire Fellini, che «nulla si sa, tutto si immagina», noi, per ricordarlo e celebrarlo nel giorno del suo centenario, abbiamo usato l’immaginazione e ci siamo divertiti a pensare quali look potrebbero oggi indossare le donne felliniane entrate nel mito cinematografico.
L’abito nero dallo spacco generoso di Sylvia, il cappotto rosso che celava una sottoveste in pizzo sensualissima di Gradisca, il look shabby-chic del clown Gelsomina, la mise à la française che Cabiria indossava sotto a un pellicciotto corto, lo smoking di Ginger, i completi borghesi di Giulietta: sono ancora capi must-have e protagonisti delle sfilate Autunno/inverno 2019-20 e Primavera/estate 2020, tutti ovviamente rivisitati con il gusto estetico di oggi.
La moda dopotutto, come un buon film, altro non è che «un linguaggio diverso, che è una diversa versione della vita». Imitare un look felliniano non è difficile, basta solo utilizzare un pizzico di estro. Come le uscite in passerella che abbiamo raccolto nella gallery, in omaggio a queste sei icone femminili oggi più attuali che mai, dimostrano.
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