Ha già le sue schiere di adoratrici oltranziste, la collezione Autunno-inverno 2020/21 disegnata da Anthony Vaccarello per Saint Laurent, e mandata in passerella solo una manciata di giorni fa alla Fashion Week di Parigi. E, in effetti, l’applaudita collezione ha tutto quel che serve per conquistare il più ampio pubblico femminile (e, sì, anche quello maschile): rigore e femminilità, ordine e sensualità, perbenismo e perversione. In perfetta armonica sintonia con il più radicato dna della griffe.
IL VIDEO DELLA SFILATA:
Molto del merito dell’exploit (anche un po’ inaspettato, almeno con questa eco clamorosa) della collezione è, senza dubbio, da attribuire all’uso massiccio che il designer italo-belga ha voluto fare di un materiale affascinante e ambiguo come il latex.
IL LATEX SULLA PASSERELLA DI SAINT LAURENT AI 2020/21:
Leggings seconda pelle, top col fiocco, gonne intriganti, abiti che sono un distillato di sexiness: il latex rosso, nero, blu acceso e viola melanzana domina la passerella, portando con sé tutto il suo stuzzicante carico di doppi (e tripli) significati.
Quasi incredibile constatare a come il lattice, che negli anni 20 veniva usato soprattutto come prodigioso materiale per impermeabili a prova di goccia, sia presto diventato quasi l’emblema stesso del mondo fetish, comprese le sue ancor più peccaminose diramazioni sadomaso, per poi, con un doppio salto carpiato che inverte di nuovo la rotta, rientrare nei ranghi più o meno rassicuranti della borghesia e vivere una nuova vita, come tocco pruriginoso, ma tollerato, da aggiungere con maestria anche al più «perbene» degli outfit.
Da decenni, infatti, le passerelle anche più prestigiose hanno accolto con entusiasmo, tra sete e velluti preziosi, anche l’insolito materiale che fa la gioia dei feticisti più intransigenti: da Thierry Mugler a John Galliano, per arrivare al già citato Anthony Vaccarello, tute rubber e pantaloni effetto guaina sono stati sdoganati anche dalle parti della Couture. Facendo facilissima presa su star&starlette, alle quali basta un tubino plasticoso per scatenare incontenibili ondate di desiderio e provocazione.
Perché basta (relativamente) poco – uno stivale, per dire – per sentirsi hard-core ma senza sensi di colpa, per rischiare dichiarando da subito di non temere alcun giudizio, per dare un via libera legittimato a tutte le nostre più o meno dicibili fantasie (leggi: perversioni). E il secondo proverbiale piccione – ovvero essere irresistibilmente glamorous – è preso con la stessa fava. Perché se il sesso è estremo, la moda non vuol certo esserlo di meno.
Nella gallery in alto, il latex nella moda e nel costume.
ARTICOLO TERMINATO!
E come sempre ti raccomandiamo: se hai domande,dubbi, chiarimenti di qualsiasi tipo, scrivici nei commenti o lascia la tua valutazione! Il team di gomoda è al tuo servizio per la scelta del prodotto migliore. Un saluto!