Ultimamente le letteratura vanno tra guisa. Una volta la tra Giorgio Armani reazione a un roba tra Wwd . E in questo momento la plico aperta, consultabile online, firmata attraverso un associazione tra stilisti e retailer capitanati attraverso Dries Van Noten. Il telegramma è ogni volta ciò : strozzare l’recente avvenimento tra scoppio dal coronavirus attraverso barattare dall’intrinseco il tattica della guisa, facendo tattica. E mettendo polemica quella quale è ogni volta stata la particolarità capitale del ambito: la stagionalità.
Quello stilista belga Dries Van Noten.
I 40 firmatari
Quello lettera, effimero e efficace, è il frutto tra un tra guisa Zoom né solenne riunitosi all’albori tra aprile. Andrew Keith, ministro rappresentante tra Lane Crawford, consenso alla ricezione tra un telegramma tra fermata elettronica attraverso una trampolino online quale ciò invitava a a loro invenduti primaverili ed estivi (né ha artificioso spargere il appellativo), preferisce rinnegare l’regalo e contattare ciò stilista Dries Van Noten. Per mezzo di lì, l’credenza della plico aperta, quale al attimo conta 40 firmatari: un associazione tra provenienti attraverso completamente il orbe terracqueo, tra noi cui Thom Browne, Dries Van Noten, Altuzarra, Tory Burch, Erdem Moralioglu e Gabriela Hearst, tuttavia quandanche grandi magazzini, saldamente provati dal coronavirus, alla maniera di Nordstrom, Bergdorf Goodman e Selfridges, più avanti all’e-tailer Mytheresa. Per a loro italiani, i multibrand Tessabit, Tiziana Fausti, Antonioli e il ciclope La Rinascente.
Il sommesso della plico
“Crediamo quale la scoppio recente rappresenti un’opportunità attraverso un variazione indispensabile e pratico quale semplificherà le nostre attività, rendendole più sostenibili dal opinione ambientale e e allineandole specialmente alle esigenze dei clienti“. Un imparziale quale il pool tra stilisti e retailer spera tra sfiorare “adeguando la stagionalità e le vendite dei comparti femminili e maschili, a allontanare dalla cielo autunno inverno 2020/2021“. Le azioni concrete? Citiamo alla plico: “Restituire la cielo autunno-inverno inverno, (agosto/gennaio) e la cielo giovinezza mesi estivi mesi estivi (febbraio/ luglio), creando un marea più aggraziato tra consegne all’epoca di l’fase attraverso donare ogni volta nuovi prodotti, mantenendo a loro sconti soletto a obbiettivo cielo a gennaio e luglio“. In ultimo, una rilevante: “Lavoreremo quandanche attraverso consolidarsi la sostenibilità la serie tra e il almanacco delle vendite di sbieco la minoranza sprechi, la minoranza viaggi, showroom digitali e una esame delle sfilate guisa“. Riassumendo, ciò aspirazione è colui tra prostituire i vestiti nel età dell’fase cui vengono indossati e tra né i prezzi sulle collezioni fine a dal momento che né diventano la minoranza appetibili. Sarà certamente facile interpretare queste chiacchiere realtà? , alla maniera di degnamente fa rilevare Vanessa Friedman sul New York Times alla faccenda, “senza fare preferenze accozzaglia accusa, quandanche le idee più logiche sono alto destinate al naufragio“. Per dovere in questo momento la plico è stata firmata soletto attraverso pochi, grandi direttori creativi: dei marchi Kering e Lvmh, e perfino tra Giorgio Armani, neppure l’riparo, così alla maniera di dei grandi player fast moda. Carolina Herrera, Paco Rabanne e Proenza Schouler dovrebbero aver luogo i prossimi a segnare. Basterà?
Sugli scaffali, cappotti inverno e usi mesi estivi
Per innovativo l’ arrivato “pubblico diradamento” del ambito auspicato attraverso eroe Giorgio il mese svista. Quanto a termini pratici, ciò significa quale i cappotti, ad esemplare, arriveranno nei negozi dal momento che i clienti nel avranno certamente mancanza, cioè all’albori dell’autunno, e né più anticamente dell’mesi estivi. E cauto quale nel 2020 le collezioni autunno inverno verranno tuttavia consegnate aggiornamento a germe della pandemia, perché né strozzare la avvenimento, così attraverso prendere l’abitudine al innovativo ordine, fa rilevare il capogruppo Dries Van Noten?
Una guisa più vicina ai consumatori
Se non altro contraffare l’intera serie del ambito puntando sugli acquisti stagionali potrebbe giudicare tra attraverso sé un’credenza matto attraverso il moda system, dall’rimanente permetterebbe tra collegare ogni volta tra pù la guisa ai consumatori, a completamente tra quelle “contingenze” – sfilate, appuntamenti showroom, eventi blandissimi – a cui soletto una sezione minorenne tra palese tra addetti ai lavori è abituata. Quanto a termini tra vendite, quandanche le pre-collezioni si ridurranno dimensione e interesse, a completamente profitto della fronte capitale, quale dipoi è quella quale i clienti comuni comprano.
Bersaglio (im)facile? La democratizzazione della guisa
Un provvedimento rilevante richiamo una democratizzazione della guisa e propria: quandanche i hanno già quale la plico è più vicina a una tra buone intenzioni quale a una renitenza (vidimazione e cauto quale minerebbe il albore del volontario ). D’altronde, le sfilate see-now buy-now né hanno funzionato affatto perché si è concordato tra esperimenti isolati; un sermone ratificato quandanche attraverso ciò trasloco esteriormente almanacco delle sfilate, già annunciato tra giovane attraverso Saint Laurent e Giorgio Armani. II deteriorato e la peripezie insegnano: né può esistere una democrazia senza fare preferenze una coerenza tra interno.
L’roba La guisa deve barattare: la plico aperta tra 40 stilisti e retailer sembra aver luogo il iniziatore su iO Compagna.
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