All’indomani della condanna a Harvey Weinstein (l’ex “re di Hollywood” è stato riconosciuto colpevole di atto sessuale criminale di primo grado e stupro di terzo grado), Maria Grazia Chiuri apre la Paris Fashion Week e lo fa portando avanti il suo personale (e incisivo) femminismo, per il quale i vestiti parlando di indipendenza, forza, libertà.
In passerella la collezione autunno inverno 2020/2021, dove abiti e accessori hanno riferimenti agli anni ’70 ma dove, soprattutto, è il messaggio a fare da protagonista.
Il set femminista di Claire Fontaine
Come ormai da tradizione, Maria Grazia Chiuri affida a una donna, a un’artista, il set che presenta e racconta la sua collezione: questa volta tocca al collettivo Claire Fontaine che ha sviluppato alcuni concetti femministi attraverso scritte macro e al neon. Sulle teste degli ospiti e delle modelle spiccavano frasi come “le donne alzano la posta in gioco“, “l’amore delle donne è lavoro non pagato” e, all’ingresso ( e sulle T-shirt) “I say I“. Quest’ultima è anche il titolo di una mostra che sarà ospitata dal Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Roma dal 23 marzo al 21 giugno, con il supporto di Dior.
La collezione autunno inverno 2020/2021 di Dior
“Non importa da dove si parte…”. Carla Lonzi, Autoritratto, 1969.
Per l’occasione la stilista traccia un atlante di emozioni attraverso un suo diario adolescenziale: le foto delle attrici che hanno ispirato i clienti dell’atelier di couture della madre ma anche quella della stessa direttrice creativa, che ha usato la moda come un modo per affermarsi, per ribellarsi.
I dettagli protagonisti, come sulle passerelle della Milano Fashion Week, sono le frange, ma anche il check. Amatissimo da monsieur Dior, che diceva “Adoro i quadri. Possono essere fantasiosi e semplici; eleganti e facili; giovani e sempre giusti”. E a Marc Bohan, alla direzione creativa della Maison dal 1960 al 1989: è a un suo outfit, con il motivo posto di sbieco, che si ispira ispirato la struttura delle gonne della collezione.
Su ogni capo aleggia lo stile Seventies, insieme al foulard (rigorosamente logato) e allacciato in testa, da provare già per la primavera in arrivo, ma anche il denim, non lavorato, e la cravatta, vista anche da Prada.
Le star in front row
Come sempre, parata di celebrities in prima fila: ci sono Demi Moore, Sigourney Weaver, Maya Hawke, Andie Macdowell, Cara Delevingne e Lady Amelia Windsor.
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