A dieta prima di Natale? Forse potrebbe sembrare una buona idea per arrivare ai pranzi delle feste un po’ più «leggeri», e potersi permettere qualche eccesso senza sensi di colpa. Durante le vacanze natalizie, infatti, in media si ingrassa di mezzo chilo che, spesso, non si smaltisce più.

Facciamo qualche calcolo: tra la Vigilia, il pranzo di Natale e quello di Santo Stefano, e ancora il cenone di Capodanno e il pranzo dell’Epifania, ci spettano circa cinque pasti molto abbondanti, che possono apportare da 3 mila a 6 mila calorie. Per raggiungere 4 mila calorie è sufficiente fare colazione con una fetta di panettone, concedersi un pranzo e una cena sostanziosi e fare qualche brindisi con gli amici e con i parenti. Se decidiamo di cedere di fronte a torroni, marron glacé, frutta secca e pandoro, il numero di calorie può aumentare ulteriormente. Secondo MioDottore, la piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche, a gennaio è stato registrato un aumento del 59% delle prenotazioni di visite dai nutrizionisti.

Prima delle vacanze

In realtà, però, secondo la dietista e nutrizionista di Roma Sara Pressante, seguire una dieta eccessivamente ipocalorica prima delle vacanze sarebbe un errore. «È preferibile non iniziare una dieta prima di Natale, perché quasi sicuramente non verrà rispettata: molto spesso si crede erroneamente che fare digiuni pre-feste sia produttivo; in realtà, invece, non fa altro che incrementare lo squilibrio alimentare tipico di questi giorni, provocando un senso di fame esagerato che induce a mangiare più del dovuto».

Nei giorni di festa

Non è certo il caso di rinunciare agli inviti. Ma, ad esempio, quando si mangia al ristorante e quindi si può scegliere il menu, è bene preferire cibi salutari ed evitare i fritti, gli alimenti molto grassi come panna, burro e strutto e le carni conservate come pancetta, guanciale e salumi. Saltuariamente, poi, magari dopo un pranzo molto abbondante, si può optare per uno spuntino leggero, con un paio di fette biscottate e una tisana. Insomma, se non si sente il bisogno di cenare, è bene non sforzarsi.

I pranzi del periodo natalizio spesso si concludono con la frutta secca che, grazie al suo alto contenuto di acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi, polifenoli e fibra, ha molti effetti benefici: riduce i livelli di colesterolo diminuendo il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, controlla la glicemia riducendo il rischio di insorgenza di diabete di tipo 2 e, infine, limita l’ossidazione cellulare, responsabile di danni molecolari all’interno delle cellule. La frutta secca, però, è anche ricca di calorie: il consiglio è quello di consumarne 20/30 grammi al giorno. Anche durante le feste è bene, poi, ricordarsi di bere circa due litri di acqua al giorno.

Dopo i bagordi

È sbagliato non solo mettersi a stecchetto prima delle vacanze, ma anche lasciarsi spaventare dall’ago della bilancia subito dopo le feste e intraprendere una dieta drastica (senza consultare un esperto) per cercare di riconquistare in fretta il peso forma, spinti dal senso di colpa. Il consiglio, invece, è quello di riprendere, subito dopo l’Epifania, oltre a un’alimentazione equilibrata, un regolare esercizio fisico. Le attività più adatte sono quelle di tipo aerobico, come la corsa, il nuoto, il tennis e il ciclismo. Ma i benefici si avvertiranno anche concedendosi passeggiate giornaliere di circa mezz’ora.

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