Che qualcosa stesse bollendo in pentola era chiaro. La notizia era nell’aria, ma ora arriva l’ufficialità e anche la chiarezza. Con una conferenza stampa quasi a sorpresa, Prada fa sapere che lo stilista belga Raf Simons (già direttore creativo di Dior e di Calvin Klein) affiancherà Miuccia Prada nel ruolo di co-creative director per il brand Prada. Per i due, quindi, medesimo ruolo decisionale. A legare i due una conoscenza – e stima – ormai di vecchia data: Miuccia Prada e Patrizio Bertelli scelsero proprio Simons, nel 2005, per la direzione creativa della griffe Jil Sander, quando ancora il brand era di proprietà del Gruppo Prada.
La collaborazione prenderà vita a partire dalla collezione Primavera-Estate 2021, che verrà presentata il prossimo settembre.
Simons continuerà a portare avanti la sua griffe eponima.
Recita il comunicato stampa diffuso dalla griffe: «Questa partnership, che si estenderà a tutte le sfaccettature creative del marchio Prada, nasce da profondo rispetto reciproco e da una conversazione aperta – è una decisione presa di concerto, proposta e perseguita da entrambe le parti. Dà vita a un nuovo dialogo tra due stilisti universalmente considerati tra i più importanti e influenti di oggi. Concettualmente, si tratta anche di un nuovo approccio alla definizione stessa di ciò che è la direzione creativa di un marchio di moda – si mette decisamente in discussione l’idea della individualità
dell’autorialità creativa, sottolineando allo stesso tempo l’importanza e il potere della creatività in un panorama culturale in continuo mutamento.
Cambiano i tempi, e la creatività deve accompagnare questo cambiamento. La sinergia di questa partnership ha ampie ramificazioni. È una reazione ai tempi in cui viviamo – un’epoca di nuove possibilità, che consentono di assumere un punto di vista e un approccio diversi rispetto alle metodologie consolidate. Si può anche interpretare come il primo passo in direzione di più vasti ambiti di interazione – l’inizio di uno scambio e di una collaborazione liberi, che si interrogano sulle convenzioni creative. L’innovazione è parte integrante dell’identità di Prada: il desiderio di ampliare i propri orizzonti, di sperimentare, di cogliere ogni opportunità per avanzare. Se l’idea della partnership consiste nel lavorare insieme, il risultato di questa conversazione può andare al di là del prodotto, estendendosi alla diffusione di un pensiero e di una cultura. Una visione pura della creatività, in cui il prodotto funge da veicolo di questi concetti».
Una notizia che preannuncia dunque uno scenario se non unico, decisamente raro nel panorama della moda, con due star assolute del fashion business per la prima volta assieme fianco a fianco. Una prospettiva che sta già mandando i fibrillazione i fan dello stilista nordico così come quelli della griffe milanese. Uno più uno, alle volte, può fare tre.
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