Un grande capodoglio spiaggiato in Scozia aveva nello stomaco una «palla di spazzatura» di 100 chili di plastica e reti da pesca. Il mammifero è stato rinvenuto giovedì scorso nella cala di Luskentyre, sull’isola scozzese di Harri ed è stato esaminato da esperti dello Scottish Marine Animal Stranding Scheme, un’organizzazione che si occupa di cetacei arenati sui litorali della Scozia: quando è stato aperto il suo stomaco, ne è uscita una «orribile» matassa di plastica, cordame, bicchieri di plastica, guanti e pezzi di reti da pesca. Nella sua nota Smass ha sottolineato come, benché non si abbia la certezza che il capodoglio sia morto a causa di un blocco intestinale per l’ammasso di pattume, «il quantitativo di plastica dimostra ancora una volta i pericoli che i rifiuti e le reti da pesca perse o abbandonate possono rappresentare per la vita marina». Il numero dei cetacei spiaggiati morti è in aumento, secondo quanto censito dal Cisp (UK Cetacean Stranding Investigation Programme), sulle spiagge britanniche: tra il 2011 e il 2017 sulle isole del Regno Unito ha raggiunto il numero di 4896 animali con un incremento del 15% rispetto ai sette anni precedenti. Plastiche e reti disperse in mare rappresentano un pericolo anche a causa della possibilità di impigliarsi agli animali ostacolandoli nei movimenti, nel cibarsi e nel nuoto.

Tutti i cetacei a rischio

Smass ha documentato fra le ultime vittime una femmina adulta di balena dal becco di Sowerty (Mesoplodon bidens), lunga 4,5 metri, incontrata il 17 ottobre sulla spiaggia di Gullane nel Lothian orientale impigliata e con gravi ferite che avevano presumibilmente causato all’animale una lunga agonia. Lo scorso 11 ottobre un team dello Csip aveva trovato un altro capodoglio spiaggiato a Sandy Bay nei pressi di Newbiggin, nel Northumberland, con plastica nello stomaco quantunque non in misura tale da attribuire la sua morte all’ingestione occasionale. Tuttavia, l’ingestione di grossi quantitativi di plastica e rifiuti da parte dei cetacei è stata osservata in esemplari in altre zone del mondo, compreso il Mediterraneo: nello stomaco di una femmina di capodoglio rinvenuta morta lo scorso marzo a Cala Romantica nei pressi di Porto Cervo, in Sardegna, sono stati trovati 22 chili di plastica.

Il capodoglio, un animale possente

Il capodoglio (Physeter macrocephalus) è il più grande animale vivente munito di denti: può misurare fino a 18 metri di lunghezza. L’enorme testa – da cui il nome – e la forma caratteristica ne hanno fatto nell’immaginario collettivo l’archetipo della balena. In inglese il nome comune** sperm whale** incarna la possanza dell’animale al centro del capolavoro letterario Moby Dick di Herman Melville che ha contribuito a farne un simbolo senza tempo della vita marina. Che oggi deve guardarsi da un Capitano Achab armato con shopper di plastica piuttosto che con l’arpione.

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