Il biscotto con più spin-off della storia italiana è pronto a sfidare nuovamente la regina delle creme spalmabili. La notizia dell’imminente arrivo nei supermercati dei Biscocrema Pan di Stelle, previsto per il prossimo gennaio, ha segnato un nuovo capitolo di quella che è probabilmente la faida alimentare più avvincente del decennio: quella tra Barilla e Ferrero, che nel corso degli ultimi mesi si sono letteralmente affrontate a colpi di creme e medaglioni ripieni vari ed eventuali.

E così, dopo l’incredibile successo dei Nutella Biscuits, che hanno segnato un clamoroso sconfinamento nel territorio tradizionalmente presidiato da Mulino Bianco & co, ecco arrivare la controproposta in versione Pan di Stelle. I Biscoscrema, appunto, alquanto simili ai rivali di casa Ferrero, ma con un biscotto già di per sé al cacao, e con una copertura di cioccolato vero e proprio impreziosita da una stellina in crema di latte. Il derby dei biscotti ripieni, dunque, si preannuncia già da ora golosissimo: ma attenzione, perché questa volta potrebbe ragionevolmente trattarsi di una sfida a tre. Dalle retrovie di Mulino Bianco, infatti, fanno capolino i cari vecchi Baiocchi, da sempre icone dei biscotti con crema al cacao e alle nocciole. Chi vincerà dunque questa dolce corsa? Scopriamolo insieme.

Biscocrema, più cioccolato per tutti

L’obiettivo dichiarato di casa Barilla è stato quello di ideare un biscotto in grado di esaltare il ripieno di crema Pan di Stelle, che fosse in qualche modo diverso dalla proposta dei Nutella Biscuits (arrivati solo da qualche settimana in Italia, lo ricordiamo, ma già ampiamente testati lo scorso anno all’estero). La soluzione, in questo caso, è stata quella di sostituire una delle due facciate del medaglione con una sottile tavoletta di cioccolato; che sì, riesce senz’altro a caratterizzare il prodotto, ma che minimizza inevitabilmente il sentore delle nocciole. A un prima assaggio – ma anche già dal profumo – il cacao risulta infatti la nota predominante dei Biscocrema, che per questo sembrano richiamare un altro leggendario protagonista della tradizione industriale tricolore: l’Oro Ciok Saiwa. Ma con un cuore morbido di crema in più, ovviamente. La tabella nutrizionale, che sottolinea l’assenza di olio di palma nella ricetta, segna 34 grammi di zuccheri e 497 kcal per 100 grammi di prodotto.

Nutella Biscuits, la star del momento

Pochi prodotti del più che variegato settore alimentare possono vantare un lancio sul mercato strabiliante come quello dei Nutella Biscuits, divenuti in men che non si dica un vero e proprio feticcio capace di far registrare il tutto esaurito dal Nord al Sud della nostra penisola. Merito dell’inossidabile legame affettivo che la crema di casa Ferrero ha saputo instaurare nel corso dei decenni con gli italiani. Perché sì, la parola Nutella è nella mente di tutti noi un sinonimo di golosità, e i suoi Biscuits non hanno deluso le aspettative: il profumo della nocciola è ben evidente, e la quantità di crema presente all’interno del biscotto è senz’altro generosa. C’è chi ha contestato un’eccessiva dolcezza – data anche dai 34,7 grammi di zuccheri su 100 di prodotto, per un totale di 513 kcal. Ma il prodotto, nel suo complesso, ha senz’altro fatto centro.

Baiocchi, la solida tradizione

A difendere la categoria dei biscotti con crema di cacao e nocciole pre-scontro fra titani del 2019 troviamo i Baiocchi, prodotto che Mulino Bianco – alias Barilla – ha lanciato sul mercato addirittura nel lontanissimo 1983. Ma che, in qualche modo, è riuscito a rimanere sempre attuale, diventando una presenza costante della merenda di intere generazioni di italiani. Certo, il confronto diretto con Biscocrema e Nutella Biscuits mette subito in evidenza una sostanziale differenza: nonostante la buona aromaticità del cacao e delle nocciole, la crema dei Baiocchi risulta più solida, meno voluttuosa, e solo una temperatura elevata può portarla ad ammorbidirsi. Ciò nonostante, però, l’effetto «uno tira l’altro» è innegabile, forse addirittura superiore a quello dei più giovani rivali: merito probabilmente di una più bassa quantità di zuccheri, 21,5 grammi per 100 di prodotto, e di una più consistente presenza di sale, 0,750 grammi contro lo 0,325 dei Biscocrema e lo 0,529 dei Nutella Biscuits.

E il vincitore è…

Nel complesso, come è facile ipotizzare a priori, si tratta di proposte per la merenda (o per uno snack occasionale) molto simili tra loro. E dunque la sfida si gioca sulle piccole peculiarità che possono conquistare il palato e il cuore dei consumatori. Certo, Biscocrema e Nutella Biscuits fanno della notevole cremosità del loro ripieno una cifra distintiva, differenziandosi tra loro – come già accadeva per le stesse creme in barattolo – proprio per la nota dominante: il cacao per il biscotto Pan di Stelle, che sembra strizzare l’occhio a un pubblico molto giovane; e la nocciola per quello di casa Ferrero, che riesce con la sua proposta a valorizzare un prodotto tanto storico e trasversale come la Nutella. Ma attenzione, perché i Baiocchi non sfigurano affatto al confronto diretto, anzi: d’altronde loro hanno già provato di poter superare brillantemente la prova del tempo, e di essere pressoché immuni al susseguirsi delle mode. Cosa che i rivali approdati solo ora sul mercato devono ancora dimostrare.

LEGGI ANCHE:

Pan di Stelle, arrivano i biscotti Biscocrema rivali dei Nutella Biscuits

Potremo presto dormire in un hotel Nutella

Nutella Biscuits, i biscotti che stavamo aspettando