Leggenda della moda e al timone dell’omonimo brand da oltre 44 anni, non molti sanno che Giorgio Armani ha creato costumi di scena per oltre 200 film. Ripercorriamo le sue 10 creazioni più memorabili apparse sul grande schermo.

*AMERICAN GIGOLÒ*
Julian Kaye, il gigolò protagonista di questo film drammatico per la regia di Paul Schrader del 1980, rappresenta l’uomo Armani per antonomasia: equivoco, sofisticato e sempre vestito in maniera impeccabile. Lo stilista venne ingaggiato per creare il guardaroba di Richard Gere per il film appena cinque anni dopo aver lanciato il suo marchio di moda, nel 1975. Il film gli regalò il successo internazionale e rivoluzionò l’abbigliamento da uomo, trasformando il classico completo da capo chiave da lavoro dalle linee squadrate in qualcosa di morbido, leggero e squisitamente elegante. Ad accompagnarlo c’erano inoltre camicie preppy portate sbottonate, freschi pantaloni khaki e un cappotto di cashmere con cintura. Nel complesso i capi sposavano qualità italiana e glamour Made in Hollywood.

Richard Gere in American Gigolò

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Richard Gere in American Gigolò

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THE UNTOUCHABLES – GLI INTOCCABILI*
La Chicago del Proibizionismo fornisce la perfetta cornice alla moda per questo thriller di Brian De Palma del 1987, che vede l’agente federale idealista Eliot Ness, interpretato da Kevin Costner, scontrarsi con Robert De Niro nei panni di Al Capone. Armani creò il completo tre pezzi di Costner, tra cui la mise che indossa nella resa dei conti finale contro il braccio destro di Al Capone, Frank Nitti, s
ul tetto del tribunale cittadino*. Le linee pulite del guardaroba di Costner in toni smorzati concorrono a mettere il suo personaggio in una posizione di superiorità morale rispetto a De Niro, che veste giacche della misura sbagliata ed eccentriche cravatte.

Kevin Costner ne Gli Intoccabili

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Kevin Costner ne Gli Intoccabili

Everett Collection Inc / Alamy Stock Photo

*QUEI BRAVI RAGAZZI*
Per questo film cult di Martin Scorsese del 1990 incentrato sull’ascesa e il declino di un esponente della mafia locale, Henry Hill, Armani confezionò completi che catturavano l’essenza della squallida realtà della criminalità organizzata di New York. All’epoca lo stilista e il regista avevano già collaborato diverse volte: quello stesso anno Armani divenne il soggetto di un cortometraggio documentaristico di Scorsese intitolato Made in Milan, un tributo che rendeva omaggio a Re Giorgio e ne illustrava il processo creativo.

Joe Pesci, Ray Liotta e Robert De Niro in Quei Bravi Ragazzi

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Joe Pesci, Ray Liotta e Robert De Niro in Quei Bravi Ragazzi

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IL CAVALIERE OSCURO
Dimenticate la maschera: furono i completi Armani realizzati su misura per Bruce Wayne a catturare davvero l’attenzione del mondo della moda quando il blockbuster di Christopher Nolan uscì al cinema nel 2008. Grazie a quel suo guardaroba composto da giacche con doppio bottone e revers classici con tanto di spalline imbottite e cravatte in delicata seta create in collaborazione con la costumista Lindy Hemming, Christian Bale è la perfetta incarnazione del magnate miliardario. Armani e la costumista collaborarono nuovamente a Il cavaliere oscuro – Il ritorno, in cui lo stilista vestì i coprotagonisti Michael Caine, Gary Oldman e Joseph Gordon-Levitt.

Christian Bale ne Il cavaliere Oscuro

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Christian Bale ne Il cavaliere Oscuro

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*DUPLICITY*
Fu Clive Owen, la star del thriller romantico di Tony Gilroy del 2009, a proporre il progetto ad Armani. L’attore presentò il suo regista allo stilista durante la Settimana della Moda di Milano e, come si dice, il resto è storia. Armani si consultò con il costumista del film Albert Wolsky per creare ogni singolo capo indossato da Owen sullo schermo. Dai completi dalla fattura impeccabile agli eleganti trench, agli occhiali aviator: ogni dettaglio cita l’età dell’oro di Hollywood.

Clive Owen in Duplicity

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Clive Owen in Duplicity

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THE SOCIAL NETWORK*
Dopo che Justin Timberlake venne ingaggiato per interpretare la parte del fondatore di Napster, Sean Parker, nel film di David Fincher sulla nascita di Facebook, fece di tutto per calarsi nel ruolo, organizzando persino un fitting presso lo store Armani di Beverly Hills. S
tando a quanto raccontato dalla costumista del film Jacqueline West*, il vero Parker si faceva confezionare tutti i suoi capi su misura da Armani e così fece anche Timberlake. Le sue giacche dalla sartorialità impeccabile abbinate ad un look casual fatto di T-shirt e jeans sono diventate sinonimo del guardaroba del moderno imprenditore tech. Il tocco finale? Etichette cucite a mano all’interno delle tasche con la scritta “Giorgio Armani for Sean Parker”.     

Justin Timberlake e Jesse Eisenberg in The Social Network

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Justin Timberlake e Jesse Eisenberg in The Social Network

Columbia/Kobal/REX/Shutterstock

*THE WOLF OF WALL STREET*
Quando alla costumista vincitrice di ben tre premi Oscar, Sandy Powell, venne chiesto di reperire tre power suit anni ’90 per questa commedia all’insegna del capitalismo targata Scorsese, questa puntò dritta verso gli archivi Armani. Ricevuto un accesso privilegiato dallo stesso stilista, Powell si ispirò ai classici completi gessati doppiopetto di Re Giorgio. Sullo schermo fanno la loro comparsa due creazioni Armani: un completo sharp grigio tenue e un altro color blu navy indossato con nonchalance dal Jordan Belfort di DiCaprio, mentre altri capi sono stati realizzati a mano da Powell e dal leggendario sarto new yorkese Leonard Logsdail.

Leonardo Di Caprio in The Wolf of Wall Street

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Leonardo Di Caprio in The Wolf of Wall Street

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*BASTARDI SENZA GLORIA*
Cosa indossa il primo tenente Aldo Raine per andare ad una première dove intende uccidere Hitler e la squadra? Capi Armani realizzati su misura, ovviamente. Per il finale di questa commedia dark diretta da Quentin Tarantino, lo stilista ha creato per Brad Pitt uno smoking color avorio con revers a lancia. Abbinato ad un garofano rosso, fazzoletto da taschino bianco, papillon nero e gemelli in madreperla, il completo rappresenta un’elegante inversione di rotta rispetto alla solita logora uniforme di Raine e crea l’atmosfera giusta per il bagno di sangue in stile James Bond che segue nella scena successiva.

Brad Pitt e B. J. Novak in Bastardi senza Gloria

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Brad Pitt e B. J. Novak in Bastardi senza Gloria

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ELYSIUM*
Il guardaroba futuristico di Armani per Jodie Foster in questo thriller fantascientifico di Neill Blomkamp del 2013 è tutt’altra cosa rispetto ai tanti capi d’epoca a cui ha lavorato lo stilista. Foster interpreta Jessica Delacourt, il Ministro della Difesa di una stazione spaziale che ospita i cittadini più ricchi del pianeta Terra che sono fuggiti lasciandosi alle spalle il degrado che l’ha colpita. Spietata e ambiziosa, D
elacourt incute timore anche grazie ad un guardaroba di giacche grigio acciaio*, tubini strutturati e tailleur gonna dai toni tenui, le cui linee circolari e i colori spenti riecheggiano il minimalismo spoglio degli interni della stazione spaziale.

Jodie Foster in Elysium

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Jodie Foster in Elysium

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*1981: INDAGINE A NEW YORK*
La New York del 1981 fornisce la cornice per questo sofisticato thriller drammatico del 2014 con Jessica Chastain e Oscar Isaac nei panni di Anna e Abel Morales, una coppia che lotta per salvare la propria impresa di carburante per riscaldamento dalla crescente violenza e corruzione. L’amicizia di Armani con Jessica Chastain, che ha vestito per gli Oscar e i Golden Globes, ha dato il via alla collaborazione con la costumista Kasia Walicka-Maimone. Lo stilista ha fornito gran parte del guardaroba della Chastain, con tubini color frutti di bosco, camicette di seta con fiocco al collo e accessori rétro, come anche un cappotto bianco immacolato con spalle importanti e cintura in vita: un capo che non passa di certo inosservato e che permette ad Anna di apparire sempre la donna più potente in ogni contesto.

Jessica Chastain in 1981: Indagine a New York

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Jessica Chastain in 1981: Indagine a New York

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